Ajello Eutichio

AJELLO EUTICHIO , abate (1711-1793)

Compì i suoi studi presso il monastero basiliano di Santa Maria di Gala, dove vestì l’abito monacale. Divenuto abate del monastero del SS. Salvatore di Messina, distinguendosi per virtù cristiane e per le sue conoscenze in ogni campo disciplinare, incrementò i già fiorenti studi classici e dispose una nuova compilazione del catalogo dei codici greci, conservati nella biblioteca di quel cenobio. In seguito fu eletto dapprima visitatore provinciale e poi diffinitore generale dell’Ordine di S. Basilio.

Recatosi a Parigi, città in cui insegnò filosofia e teologia alla Sorbona, Ajello entrò in contatto, oltre che con i futuri protagonisti della Rivoluzione, anche con eminenti intellettuali inglesi. Per questo probabilmente venne annoverato tra i membri dell’Accademia di Londra col titolo di maestro.

Chiamato nel 1750 in Spagna da Isabella Farnese, moglie di Filippo V, gli venne affidato l’incarico prima di bibliotecario ed antiquario, poi di direttore della Galleria di S. Idelfonso, della quale, dopo averla arricchita con pregevoli opere d’arte, ne compilò il catalogo in due tomi. La grande considerazione della Corte spagnola gli guadagnò anche la nomina di Consigliere di Stato. Caduto in disgrazia, fu consigliere e teologo del cardinale di Toledo il principe don Luigi di Borbone. Tornato in Italia, si recò a Napoli, dove fu eletto Generale dell’Ordine Basiliano ed abate perpetuo del monastero della sua città natale. Nel 1772 provvide a fare stampare a Roma, per i tipi della Sacra Congregazione Propaganda Fidei, l’Horologium Ecclesiasticarum Horarum Volumen, graece, libro dei rituali offici prescritti dall’Ordine di S. Basilio,apportandone le modifiche stabilite durante i comizi generali celebrati a Messina nel 1763 ed aggiungendovi una sua prefazione. Nel 1792 pubblicò a Napoli, presso Vincenzo Manfredi, un’opera in 3 volumi, recante rispettivamente il titolo: 1) Analisi delle facoltà scientifiche e modo di studiarle. 2) Analisi dell’uomo sopra i punti principali che allo stesso appartengono. 3) Analisi della storia arcana della natura.

Presso la biblioteca comunale si conserva una copia dell’opera, appartenuta all’abate Antonino Picardi e pervenuta tramite la donazione fatta dall’architetto Carlo Broggi.

Nel 2006 il Museo del Prado di Madrid ha provveduto alla pubblicazione del catalogo manoscritto di Ajello dal titolo “Saggio del Primo Tomo […] Descrizione [della] Celebre Real Galleria di San Ydelfonso, curato da S. Schroder e M. A. E. Barba.

Purtroppo è andato perduto il ritratto di Eutichio Ajello, conservato presso il locale monastero basiliano, la cui iscrizione testimoniava i prestigiosi incarichi ricoperti dall’abate. Essa, da quanto apprendiamo dal Cassata, che a sua volta deriva dal Nicotra, così recitava: “Ill.mus et Rev. P.S.T.M.D. Eutychius Ajello Dr. Sorbonicus, socius anglicanus antiquarius, Pr.mus teologus et consilius S.M.R. Regius pensionatus Huius coenobii abbas perpetuus et universi nostri ordinis generalis“.