Storia – Cittadini – Personaggi – Scardino Carmelo

foto generale Scardino Carmelo

Carmelo Scardino (9 febbraio 1864-12 ottobre 1918)
Figlio del farmacista Mariano Scardino e di Marianna Di Giovanni, marchesa di Sollazzo, nasce a Barcellona il 9 febbraio del 1864. Nel 1878 studia alla scuola “Nunziatella” di Napoli per poi essere ammesso due anni dopo alla scuola militare di fanteria e cavalleria di Modena. 
Diventato capitano del 49° reggimento di fanteria, riceve una medaglia di bronzo in seguito ai moti del 1898 “perché nei fatti di Napoli comandante di picchietto armato alle carceri di san Francesco, represse con energia e risolutezza il tumulto scoppiato fra i detenuti. Con eguale vigore cooperò alla dispersione dei tumultuanti  all’esterno”. 
Il 19 luglio del 1900 parte da Napoli alla volta della Cina per la guerra dei “Boxer”; in seguito a questa riceve numerose decorazioni tra cui la medaglia commemorativa della campagna di estremo oriente Cina 1900-1901. 
Tornato in Italia nel settembre del 1901, si arruola due anni dopo nella Force Publique e parte per il Congo, dove espleta prima la funzione di comandante presso il campo d’addestramento del distretto dell’Umanghi e successivamente di Upoto
 Nel 1906 torna dall’Africa e due anni dopo, il 28 dicembre 1908, la sua vita è sconvolta dal terremoto di Messina in cui perde la moglie e vengono distrutte le sue proprietà; per la partecipazione alle operazioni di salvataggio dei superstiti riceve una menzione onorevole e  viene decorato della croce di cavaliere dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. 
Scala rapidamente i gradi militari: nel 1910 diventa maggiore del 3° reggimento di fanteria, quattro anni dopo tenente colonnello. Nel 1914 parte per la Libia, per tornare però già nel Luglio dell’anno successivo a causa di una imprecisata malattia. 
All’inizio del 1916 è richiamato in istanza di guerra e gli viene conferito il comando della brigata Ravenna. Nel novembre dello stesso anno rimane ferito dallo scoppio di una granata presso Vertoiba, motivo per il quale è esonerato dal comando della brigata Ravenna. Nel Luglio del 1918 viene nominato generale maggiore di brigata e destinato al comando del 45° gruppo di mobilitazione e presidio di Cosenza. Riceve nel settembre dello stesso anno la croce di ufficiale dell’ordine della corona d’Italia. Muore a Cosenza il 12 Ottobre del 1918 a causa di una polmonite, complicanza seguita alla febbre “spagnola”.

Il 23 novembre 1918 gli è conferita postuma la croce al merito di guerra.

 ( foto e testo di Buemi Francesco )