FILIPPO JANNELLI (1621 c.- 1696)
Olio su tela rettangolare chiusa entro cornice lignea dorata. – Cm. 200 x 145
Provenienza: dalla stessa Chiesa
La composizione è dominata dalla figura del santo
Martire Aussenzio, raffigurato nelle vesti di soldato romano, con eleganti calzari ai piedi, lorica e tunichetta con orlo ricamato e ampio mantello rosso che scende fino a terra . Nella mano sinistra porta la palma del martirio , mentre indica con la destra i due donatori , un uomo e una donna , genuflessi ai suoi piedi e con le mani incrociate sul petto in atto di umile devozione. Sul capo del santo, al di sopra dell’aureola, è possibile leggere una parte della scritta originaria ” S. AUXEN…” , dal momento che proprio in quel punto la tela risulta danneggiata da uno stillicidio.
Alle spalle del santo, sulla destra un tendaggio fa da quinta alla scena che, oltre alle figure menzionate, presenta sulla sinistra nello sfondo una città fortificata. In secondo piano una colonna appartenente ad una architettura retrostante, forse un’edicola, delimita la parte più importante della composizione intorno alla monumentale figura del protagonista. Fra la colonna e la testa del Santo è visibile in trasparenza la sagoma del volto di un’altra figura.
In basso a destra, vicino all’orlo del mantello , si legge la data ” 1677 ” :
Aussenzio fa parte di un gruppo di santi che, secondo una “passio” scritta in greco e tradotta poi in varie lingue, avrebbe subito il martirio in Armenia durante la persecuzione di Diocleziano. Aussenzio fu martirizzato con i compagni Eugenio e Mardario durante un viaggio verso Nicopoli; gli altri due compagni, Eustazio e Oreste furono invece uccisi a Sebaste per ordine del governatore Agricolao e ricevettero nel momento supremo il conforto del vescovo della città, S. Biagio.
Su questa tela non esiste alcun riferimento bibliografico. Il Bilardo (vedi saggio introduttivo) ritiene che essa sia opera del pittore castrense Filippo Jannelli, con la cui produzione presenta evidenti affinità stilistiche.
Bibliografia: Inedito
L. Aloisio – M.R. Naselli
( tratto da Il Mosaico della Memoria: Pittura e Scultura a Barcellona fra Quattrocento e Seicento, – Messina: SICANIA – Edizioni GBM, 1998 )