S. Antonio – E’ anche una contrada che per il territorio ubertoso che la circonda, fitto di agrumeti e coltivato ad ortofrutticoli (una volta anche a tabacco), trae la sua fertilità dalle acque irrigue del Termini e perció economicamente uno delle più avanzate dì Barcellona. Densamente popolata, la sua gente si é sempre distinta per l’intraprendenza commerciale. Caratteristica la sua Chiesa, dedicata a S. Antonio Abate, alla quale si accede per due “salite” essendo l’edifido sacro posto in alto quasi a dominare la contrada. Della vasca – abbeveratoio-fontana – costruita nel XVII secolo e quindi demolita in tempi relativamente recenti, rimane una magnifica lapide scritta in latino che si conserva nella Biblioteca Comunale. Essa è incisa su ambedue le facciate; una scritta, più antica, è del tempo di Filippo IV (1621-1665); l’altra è del tempo di Carlo III (1716-1788).
(Tratto da Stradario Storico di Barcellona Pozzo di Gotto di Nello Cassata e Nino Falcone)