Descrizione
La fontana monumentale Longano e Idria, di Francesco De Francesco, realizzata in marmo, è stata inaugurata il 5 aprile del 1998. Antistante la Basilica minore di san Sebastiano, fa parte del progetto di sistemazione di Piazza Duomo, curato dagli architetti Sebastiano Raimondo e Giuseppe Bruno. La fontana fa riferimento ai due torrenti, il Longano e L’Idria, che attraversano la città, e rappresentano idealmente l’unione di Barcellona e Pozzo di Gotto avvenuta nel 1835.
Il nome Longano appare citato per la prima volta a proposito della battaglia avvenuta tra Gerone II di Siracusa e i Mamertini nel 269 a.C. Naturalmente il Longano di allora era ben diverso da quello attuale, mancavano gli argini, e vari rami scorrevano liberamente nella pianura alluvionale, bonificata a partire dal XVI-XVII secolo. Nel 1757, a seguito di un’alluvione che sconvolse Barcellona, si realizzarono le prime opere di arginatura vere e propri, grazie all’intervento dell’ingegnere reale Poulet. Nei primissimi anni Venti del XX secolo avvenne la deviazione del Longano nella zona di Nasari, il cui alveo prosciugato fu utilizzato per realizzare prima il mercato bovino e dopo il mercato ortofrutticolo.
Il torrente Idria scorre nella zona di Pozzo di Gotto. Il nome iniziale, come riporta lo storico Filippo Rossitto, era Mustack o meglio Aganarite. Successivamente, e fino al XIX secolo, fu chiamato Lando, in quando nasce dal Monte Lando. Infine prese il nome definitivo di Itria (storpiato in Idria), perché lungo il suo corso, presso il casale di Lando, intorno al XII secolo sorse la pima chiesa intitolata alla Madonna dell’Idria. Tale culto era molto diffuso nell’Italia Meridionale e in Sicilia, portato dai monaci greci Basiliani. Oggi l’antica chiesa di Lando è abbandonata e allo stato di rudere.
