Storia – Inni e Canti della Patria – All’Armi all’Armi

Su, figli d’Italia! su, in armi! coraggio!

Il suolo qui è nostro: del nostro retaggio

il turpe mercato finisce pei re.

Un popoi diviso per sette destini,

in sette spezzato da sette confini,

si fonde in uno solo, più servo non è.

 

Su, Italia! su, in armi! Venuto è il tuo dì!

Dei re congiurati la tresca finì!

  

Dall’Alpi allo Stretto fratelli siam tutti!

Su i límiti schiusi, su i troni distrutti

piantiamo i comuni tre nostri color

il verde, la speme tant’anni pasciuta;

il rosso, la gioia d’averla compiuta;

il bianco, la fede fraterna d’amor.

 

Su, Italia! su, in armi! Venuto è il tuo dì!

Dei re congiurati la tresca finì!

 

Su, Italia novella! Su, libera ed una!

Mal abbia chi a vasta, secura fortuna

l’angustia prepone d’auguste città!

Sien tutte le fide d’un solo stendardo!

Su, tutti da tutte! Mal abbia il codardo,

l’inetto che sogna parzial libertà.

 

Su, Italia! su, in armi! Venuto è il tuo dì!

Dei re congiurati la tresca finì!

  

Voi chiusi nei borghi, voi sparsi alla villa,

udite le trombe, sentite la squilla

che all’armi vi chiama del vostro Comun!

Fratelli, a’ fratelli correte in aiuto!

Gridate al Tedesco che guarda sparuto:

l’Italia è concorde, non serve a nessun!

 

Su, Italia! su, in armi! Venuto è il tuo dì!

Dei re congiurati la tresca finì!