Di canti di gioia, di canti d’amore
risuoni la vita, ma, spenta nel core,
non cada per essi la nostra virtù.
Dai lacci sciogliemmo l’avvinto pensiero
ch’or libero spazia nei campi del vero;
e sparsa la luce sui popoli fu.
Ribelli ai tiranni di sangue bagnammo
le zolle d’Italia fra l’armi sposammo
in sacro connubio la patria al saper.
Ed essa faremo co’ petti, co’ carmi
superba nell’arti, temuta nell’armi,
regina nell’opre del divo pensier.
Ed essa faremo col core e con l’armi
l’Italia dei padri sognata ne’ carmi
l’Italia redenta dal giogo stranier.