IGNOTO (secolo XVII)
Legno policromo. – cm.233 x 160 – Provenienza: dalla stessa Chiesa
Cristo è raffigurato morto sulla croce, con il capo reclinato sull’omero destro e gli occhi chiusi. Il volto, incorniciato dai lunghi capelli e dalla folta barba, mostra una espressione di composta serenità. I segni della sofferenza sono appena percettibili nei rivoli di sangue che, sottolineando senza esagerazione alcuna le ferite, creano un delicato contrasto col colore quasi eburneo delle carni. La figura, aderente alla croce, è cinta da un bianco perizoma dai bordi dorati che, annodandosi sul fianco destro, crea una raffinata composizione di pieghe e di linee. Il modellato rivela una certa cura dei dettagli anatomici e un equilibrio formale ancora memore delle soluzioni perseguite dai maestri crocifissai del secolo XVI, tanto attivi in area messinese. L’impronta tutto sommato arcaizzante di questa scultura autorizza una datazione agli anni sessanta del secolo XVII, quelli in cui fu fondata la chiesa intitolata sin dall’inizio al SS. Crocifisso.
Appare ovvio pertanto che il Crocifisso sia quello citato nel 1731 dal Cutrupia come esistente sull’unico altare della chiesa e che si trovasse già da tempo al suo posto quando, nel 1705, fu istituita la confraternita dello stesso titolo.
Bibliografia: G. CUTRUPIA, 1731, p.45.
L. Aloisio – M.R. Naselli
( tratto da Il Mosaico della Memoria: Pittura e Scultura a Barcellona fra Quattrocento e Seicento, – Messina: SICANIA – Edizioni GBM, 1998 )