Storia – Patrimonio Storico Architettonico – Grotta e Tempietto di Santa Venera – pag. 1

foto dei primi decenni del 1900

In questa foto dei primi decenni del 1900 si può notare che la campana era posta all’interno del tempietto.

Il Rossitto, nel ricordare che questa grotta viene menzionata nel diploma di Adelasia del 1105, fa una descrizione alquanto lirica del luogo esprimendosi con tali parole: “il tempio anteposto alla grotta è di forma quadrata di circa sei metri e mezzo per lato, con cupola di fabbrica ottangolare… Su due piedistalli, appoggiati ai due stipiti della porta d’ingresso, si vedono due rozze statue di calcare cristallino, rappresentanti i SS. Pietro Paolo, scolpiti nel 1717… Sotto l’arco della finestra soprastante sorge la statua di pietra, semicorrosa, della Santa, scolpita dalla mano di Paolo Greco… L’interno del tempio è nudo e serve come di pronao, o vestibolo, all’antro in cui esiste l’altare col quadro della Santa, dipinto sopra lavagna… Le villanelle discinte e scalze che vengono a trarre l’acqua dal pozzo danno i voli all’ immaginazione e trasportano ai primi tempi del cristianesimo, quando l’amore e la semplicità costituivano il carattere dei primi battezzati.” Lo storico continua raccontando con dovizia di particolari la festa che si celebrava la notte del 25 ed il 26 luglio, un misto di sacro e di profano, e che venne in seguito proibita da don Domenico Gregorio nel suo testamento del 1718, perchè essa degenerava sempre in disturbi e disordini.

foto dello stemma posto all'ingresso

stemma posto all’ingresso della chiesetta.


Patrimonio Storico Artistico

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