Storia – Patrimonio Storico Artistico – Chiesa di Santa Venera – Acquasantiera

foto acquasantiera 

IGNOTO

Marmo bianco. – Alt.cm.120; diam. tazza cm.70

Provenienza: ex monastero dei PP. Basiliani di Gala ?

Si tratta di una tipica acquasantiera isolata, nella consueta struttura a forma di coppa.

La tazza, modanata e baccellata, poggia su un fusto sagomato a guisa di balaustro, le cui scanalature sono state in parte cancellate dalla forza corrosiva dell’umidità, oltre che dal tempo. La base, di forma quadrangolare a facce concave presenta nella faccia anteriore un rosone scolpito a rilievo.

Collocata a sinistra della porta principale, ci offre un saggio di elegante perizia tecnica, raggiunta attraverso lo studio attento delle proporzioni e la semplicità delle decorazioni .

Pare che l’acquasantiera sia appartenuta all’antico monastero basiliano di Gala, anche se non è assolutamente da escludere la sua provenienza dall’antica chiesa di S. Venera del Piano.

L’ignoto marmoraio, attivo nella prima metà del secolo XVII, è sicuramente l’esecutore di altri manufatti del genere conservati in chiese di Barcellona e del territorio circostante. La formazione manieristica e le qualità stilistiche e tecniche rivelate dall’autore inducono, anche in questo caso, a proporre il nome del genovese Sebastiano Ferrrara, di cui esistono notizie documentarie ed opere certe a Castroreale, nella chiesa di S. Agata e nel Duomo.

Bibliografia: Inedita

 L. Aloisio – M.R. Naselli

( tratto da Il Mosaico della Memoria: Pittura e Scultura a Barcellona fra Quattrocento e Seicento, – Messina: SICANIA – Edizioni GBM, 1998 )