Storia – Patrimonio Storico Artistico – Chiesa di Santa Venera – Madonna del Latte con i Santi Francesco d’Assisi e Caterina d’Alessandria

foto del dipinto

IGNOTO (fine secolo XVII- inizio secolo XVIII)

Olio su tela centinata chiusa entro cornice lignea stampigliata e dorata.

Cm. 160 x 102. – Provenienza: antica Chiesa di S. Venera ?

Seduta su un trono di nuvole, la Vergine è raffigurata con il consueto abbigliamento, rosa la veste e azzurro il mantello, nell’atto di allattare il Bambino, mentre col capo velato e leggermente piegato guarda con tenerezza il Figlio aggrappato avidamente al suo seno. Nella parte inferiore, a sinistra sta S. Francesco genuflesso, con le mani, sulle quali sono visibili le stimmate, incrociate sul petto, , e col volto dai lineamenti ben tratteggiati estaticamente rivolto verso la Madre Celeste. Sulla destra, in piedi di tre quarti, S. Caterina d’Alessandria, nobilmente vestita, reca sul capo la corona, che ne rivela gli illustri natali, e, poggiando la mano destra sul petto, indica con la sinistra la Vergine. Ai suoi piedi giacciono una spada e una ruota spezzata, attributi che richiamano il suo martirio voluto dall’imperatore Massimino. Tra i due Santi è raffigurato il Purgatorio, tra le cui fiamme tre anime con un abitino al collo invocano misericordia dalla Vergine.

La tela è dominata dal contrasto dei colori chiari e scuri e da toni moderatamente drammatici.

Insolita la presenza delle anime purganti tra S. Francesco e S. Caterina, spiegabile forse col fatto che il culto di questi due santi ebbe grande diffusione nella religiosità popolare del periodo della Controriforma.

Anche questo dipinto potrebbe essere identificato col “quatro dell’Anime del Purgatorio” ricordato nel 1731 dal Cutrupia in una delle due cappellette esistenti ai lati dell’altare maggiore della chiesa di S. Venera, dove forse era stato collocato non molto tempo prima. Se le figure manierate dei due Santi possono far pensare infatti ad una datazione tardoseicentesca della tela, la maggiore modernità della Vergine fa propendere per una esecuzione avvenuta verso l’inizio del secolo XVIII.

Bibliografia: G.CUTRUPIA,1731, p.56.

 L. Aloisio – M.R. Naselli

( tratto da Il Mosaico della Memoria: Pittura e Scultura a Barcellona fra Quattrocento e Seicento, – Messina: SICANIA – Edizioni GBM, 1998 )