Storia – Patrimonio Storico Artistico – Basilica di San Sebastiano – Madonna degli Agonizzanti (attr.)

foto del dipinto 

 JANNELLI FILIPPO (1621c.- 1696)

Olio su tela centinata chiusa entro cornice lignea impellicciata e verniciata.

Cm.262 x 175.

Provenienza: Chiesa degli Agonizzanti attigua all’antica Chiesa di S. Sebastiano

Questa pala d’altare è caratterizzata da un contenuto drammatico che viene accentuato dalle soluzioni chiaroscurali. Propone la scena di un uomo morente raffigurato, al centro del registro inferiore adagiato su un letto. L’agonizzante indossa una camicia dal taglio accurato ed elegante il cui candore contrasta col colorito cianotico del volto rigato da due lacrime che sgorgano dagli occhi quasi spenti. E’ circondato ed assistito dai tre santi solitamente invocati in punto di morte: S. Michele Arcangelo, che brandisce la spada nell’atto di difendere l’anima dall’assalto del demonio, S. Camillo de Lellis che, mostrando il Crocifisso impartisce l’estrema unzione, e, a chiudere a destra il gruppo, S.Giuseppe che, indicando il morente, volge lo sguardo in alto per invocare l’intercessione della Vergine Maria, assisa nella parte destra del registro superiore con in braccio il Bambino benedicente e attorniata da una schiera di cherubini. Lo sguardo rivolto verso il cielo fa da contrappunto al gesto della mano destra, che indica il dramma terreno della morte.

L’atmosfera è intensa e la composizione è sapientemente studiata in modo da dare rigorosa unità alla rappresentazione, che risulta bloccata in una costruzione piramidale il cui vertice è costituito dalla testa della Vergine e il baricentro dal Crocifisso indicato come vero strumento di salvezza.

Questo dipinto, per il quale il Bilardo ipotizza una datazione piuttosto precoce, fra il 1655 e il 1660, è forse la prima versione di un modello compositivo ben accetto alla committenza confraternale, col quale Filippo Jannelli si è cimentato più di una volta e di cui un’interpretazione tardiva è la pala dell’Agonizzante dipinta dal pittore nel 1680 per il Duomo di Castroreale.

Bibliografia : G. CUTRUPIA, 1731, p.43 ; C. BIONDO, 1986, p.179; A. BILARDO, 1997, p. 125.

 L. Aloisio – M.R. Naselli

( tratto da Il Mosaico della Memoria: Pittura e Scultura a Barcellona fra Quattrocento e Seicento, – Messina: SICANIA – Edizioni GBM, 1998 )