Storia – Patrimonio Storico Artistico – Chiesa dei Cappuccini – La Porziuncola

foto del dipinto 

JACOPO IMPERATRICE ( Messina, 1592- 1680) (Frate Umile da Messina)

LA PORZIUNCOLA o PERDONO DI ASSISI (attr.)

Olio su tela rettangolare chiusa entro cornice lignea intagliata. – Cm. 232 x 166

PROVENIENZA : Dalla stessa chiesa.

La scena raffigurata narra il Miracolo della Porziuncola, detto anche Perdono di Assisi. Nel registro superiore Gesù e Maria, assisi su un trono di nuvole, sono attorniati da una corona di angeli, uno dei quali snoda un cartiglio recante la scritta: “INDULGENZIA PLENARIA”. Tra loro si libra in volo la colomba dello Spirito Santo. Nel registro inferiore, a sinistra S. Francesco offre fiori a Cristo e viene benedetto dalla Vergine che tiene in grembo delle rose; a destra S. Antonio incrocia le braccia sul petto in atto di estatica contemplazione. Ai suoi piedi si vedono un libro ed un angioletto, che tiene in una mano un giglio bianco, simbolo di purezza, e con l’altra indica la città raffigurata sullo sfondo. Accanto a Francesco un altro libro ed un teschio, simboli rispettivamente della regola francescana e della fragilità umana.

Anche questa tela è racchiusa in una cornice intagliata facente parte di un bell’altare ligneo e recante al centro del timpano una edicola che ospita un’altra piccola tela raffigurante il Padre Eterno benedicente con il globo in mano.

Come tutti i dipinti della chiesa anche questa tela necessita di urgenti restauri.

Il dipinto viene ricordato dal Saya Barresi come opera del frate Umile da Messina, che, prima di prendere l’abito francescano, fu in patria allievo di Alonso Rodriquez. Sul pittore non esiste uno studio monografico completo, ragion per cui è in atto difficile proporre una datazione, tanto più che fra le poche opere note la più tarda è l’Immacolata e Santi della chiesa dei Cappuccini di Linguaglossa, datata 1659.

La Porziuncola di Pozzo di Gotto dovrebbe in ogni caso essere posteriore a questa data. E’ il caso di ricordare qui che nel convento di S. Antonino si conserva un dipinto con lo stesso soggetto, probabilmente eseguito nei primi decenni del Settecento da una mano chiaramente diversa.

Bibliografia : A. SAYA BARRESI, 1985, p.39.

 L. Aloisio- M.R. Naselli

( tratto da Il Mosaico della Memoria: Pittura e Scultura a Barcellona fra Quattrocento e Seicento, – Messina: SICANIA – Edizioni GBM, 1998 )