Storia – Patrimonio Storico Architettonico – Ex Chiesa di San Vito

foto portone d'ingresso ex chiesa di San Vito

Il suo interno è a tre navate, scandite da colonne in pietra provviste di entasi, sormontate da capitelli scolpiti.Il suo prospetto principale era arricchito da una robusta torre campanaria, demolita negli anni ’50, per allargare la strada.
Da quel momento la chiesa di San Vito ha subito un lento degrado, fino alla sua chiusura definitiva ed il suo abbandono negli anni ’70.
Restaurata ed adibita ad Auditorium da parte dell’Amministrazione comunale, nel ’93, a causa del crollo del tetto, è stata nuovamente chiusa per urgenti lavori di restauro e per fornire le necessarie uscite di sicurezza a norma di legge, durante le manifestazioni pubbliche. Dell’antica chiesa e dell’antico splendore, poco rimane. La macchina lignea dell’altare maggiore è stata trasferita, insieme alla statua del Santo titolare, attribuita ad un Gagini nel duomo di Santa Maria Assunta.
Al suo interno si trovano alcuni dipinti dei Vescosi, che adornano con motivi barocchi gli altari e qualche pregevole lavoro in marmo di Giuseppe Rossitto, figlio dello storico Filippo.

Accanto alla chiesa sorge l’Oratorio delle Anime del Purgatorio.

foto dell'antica chiesa di San Vito

La chiesa si presentava così all’inizio del secolo scorso, si possono notare, in primo piano, i binari della linea del tram che collegava Barcellona Pozzo di Gotto a Messina sino al 1928.

foto della lapide posta sul muro dell'ex chiesa di San Vito

Lapide posta sull’architrave della porta laterale dell’ex chiesa di San Vito, sita in via Garibaldi , che attesta la consacrazione della chiesa avvenuta sotto il regno di Carlo III e del figlio Ferdinando IV di Spagna nel 1769. La chiesa, era già esistente nel 1472, come attesta l’atto di concessione di terreni alla stessa da parte dei Milazzesi.

Il 14/11/2010, dopo importanti lavori di restauro, l’Auditorium di San Vito è stato restituito alla fruizione della cittadinanza. 

(Foto O.Bonavita – Foto e testi tratti anche da “La Tua Città” a cura di Edoardo Bavastrelli e Carmelo Ceraolo)